Il lavoro di squadra è il carburante che consente a persone comuni di ottenere risultati non comuni.
"Delegare non è un costo, delegare è il migliore investimento del nostro tempo".

Quante volte avete sentito pronunciare queste frasi? "Come servo io il mio cliente... come faccio io la spesa... come metto via io le merci nel frigorifero... come pulisco bene io la sala... come faccio io la chiusura del locale la sera...". Insomma, "come lo faccio io non lo fa nessuno!".
Sento queste frasi milioni di volte ed io stesso le pronunciavo finché ho capito - sulla mia pelle - che non pagano!
Uno dei fattori più importanti ed essenziali per raggiungere risultati che forse non si sono mai ottenuti, è proprio imparare a delegare.
Il vero leader delega!

Nella ristorazione il vero leader non può andare alle 6.30 del mattino a fare la spesa per poi arrivare a mezzanotte - quando va bene - alla chiusura del locale e trovarsi a letto - distrutto - all'una di notte dopo aver trascorso un'interminabile giornata.
Tutto questo modo di vivere, che sembra una normalità per moltissimi imprenditori, in realtà è una follia. Spero che tu te ne renda conto!
Invece di continuare a fare passare così gli anni migliori della tua vita, ricorda che esiste un metodo per renderti libero e non più schiavo della tua stessa azienda: DELEGARE.
Certo, per delegare devi fare in modo di avere accanto a te una squadra che ti segua al meglio, che ti supporti, che ti aiuti e ti stimoli... insomma, un vero e proprio TEAM.
"Nessuno ce la fa da solo. C'è bisogno di costruire un team e circondarsi delle persone migliori da cui apprendere, con competenze complementari alle tue" (M. Zuckergerg).
Quando si inizia a fare impresa spesso si parte con il piede sbagliato proprio in una delle prime mosse che formano le basi dell'azienda.
Quando si parte con una nuova attività, si scelgono i Professionisti - commercialista, avvocati, chef, ecc - da imbarcare nel progetto ma spesso si arruolano nel modo errato. Si parte con mille preoccupazioni, dubbi, con investimenti sbagliati senza una corretta pianificazione sull'indebitamento e così si incorre sempre nell'errore di puntare al "ribasso", al risparmio, si assumono le figure che costano meno, oppure il cugino, lo zio, l'amico o l'amico dell'amico.
Questo è uno sbaglio enorme che può costarti davvero caro. Tu costruiresti la tua casa mettendo nelle fondamenta mattoni scadenti, o che costano poco?
Accanto al leader c'è bisogno di figure formate al meglio per ricoprire le mansioni per cui sono assunte. Le persone che decidi di mettere al tuo fianco diventeranno il tuo team, coloro con le quali viaggerai verso un obiettivo preciso e comune.
L'imprenditore e il team devono essere e ragionare sullo stesso livello.

Con il tuo team ci deve essere una comunione d'intenti, uno scambio continuo di idee e strade da intraprendere, che sia un nuovo investimento, una nuova ricetta o un parere legale. Questo permette a te e al tuo team di crescere insieme e di far crescere l'azienda.
Cosa succede se questo non avviene? Cosa accade se ti sei circondato di persone che non sono all'altezza del ruolo che ricoprono? Succede cha a pagare sia proprio tu, l'imprenditore.
Dalla mia esperienza ho capito una cosa, che la maggior parte dei Professionisti di livello basso o non sufficientemente preparati, quando non sanno una cosa non la vanno a studiare, non si vanno a confrontare con chi è più bravo di loro, ma sparano... sparano sulla pelle dell'imprenditore.
Come? Facciamo un esempio. Immaginiamo che hai la possibilità di chiudere un'operazione finanziaria da € 2.500.000,00. Se hai un commercialista o un avvocato che non sanno neanche scrivere la cifra di cui sopra, potrebbero accadere due cose:
1) Avendo paura di non avere le competenze tecniche per gestire quei numeri, faranno di tutto per scoraggiarti a non portare a compimento l'operazione.
2) Potrebbero fornirti dei consigli sbagliati che si ripercuoterebbero negativamente sul tuo futuro e quello della tua Azienda.
Questa ovviamente non è cattiveria ma mancanza di competenze adeguate.
L'esempio che ti ho fatto non è "campato in aria". Quando un'azienda funziona, quando c'è il giusto motore che la sta trainando, possono capitare operazioni in grande che hanno bisogno di un grande team per essere portate a termine.
Se quando l'Azienda cresce, non hai accanto a te i professionisti giusti, che ti possano seguire e consigliare nel modo giusto, rischi di far precipitare tutto il lavoro che hai portato avanti fino a quel momento.
"Non fidarti di quello che vedi, anche il sale sembra zucchero".

E adesso facciamo un passo in più. Abbiamo detto che l'imprenditore deve imparare a delegare, abbiamo detto che deve formare accanto a sé un team che lo supporti, lo rappresenti e soprattutto di cui si fidi, dalla figura dell'avvocato a quella del cameriere o dello chef.
La fiducia è alla base di un rapporto lavorativo che funzioni e allora ti suggerisco alcuni piccoli "trucchi" da utilizzare per capire chi hai di fronte... o meglio, chi hai nel tuo locale!
Adesso ti parlo di esche. Ci sono tantissime esche che si possono mettere nel locale per verificare la fedeltà dello staff in azienda. Ci sono esche per la sala ed esche per la cucina esche per i tuoi Professionisti.
Vi faccio due esempi di vita vissuta. Quando assumo un cameriere, come primo giorno e quale prima prova da superare, lascio SEMPRE una banconota sotto ad un tavolo - avendo prima fotografato il numero seriale della banconota stessa.
Che cosa dovrebbe fare il nuovo collaboratore nel momento in cui, spazzando, trova la banconota? Riportarla al suo responsabile. Se questa banconota invece non torna indietro, a fine servizio il contratto è rescisso per mancato superamento della prova.
Lo sgomento di alcuni - per fortuna pochi - è palesato nel seguente modo: "Non sono andato bene?" "Sì, sì. Hai spazzato e lavato la sala molto bene, anche troppo!". Così si passa al successivo candidato.
In cucina invece è capitata una cosa singolare. Abbiamo lasciato intendere a un nuovo assunto che non vi fosse alcun controllo del magazzino. Questo "cuoco" usciva con lo zaino in spalla visivamente pesante perché si portava a casa preparazioni, frutta, verdura, addirittura carne cruda e una volta anche un piccolo tartufo bianco d'Alba.
Quando è stato scoperto, perché le giacenze non erano congrue con il controllo di gestione magazzino, la risposta è stata: "Non pensare male, porto questa merce a casa per provare nuove ricette da inserire nel menu". Devo dire che questa è stata la migliore giustificazione data per un furto. Ovviamente, il buon Nicola, è stato licenziato per giusta causa.
"Il sogno è il nutrimento dell'anima, come il cibo è quello del corpo" (P. Coelho).

Ed eccoci al passo finale. Dopo aver costruito un ottimo team in maniera attenta e scrupolosa, non dobbiamo dimenticare a chi sono rivolte tutte le nostre attenzioni: i clienti. I clienti sono affamati non solo di cibo ma anche di sogni, di svago, vogliono dimenticare i propri problemi almeno per il tempo di una cena. E qui, entriamo in gioco noi.
Uno degli aspetti che ho capito essere tra i più importanti per far breccia nel cuore dei Clienti, sono proprio i racconti!
Forse sarà capitato anche a te di parlare di un prodotto, raccontare una storia e vedere gli occhi attenti del Cliente che ti ascolta come un bimbo ascolta la propria mamma durante la lettura di un libro!
Il cibo e i prodotti della tavola sono una fonte inesauribile di racconti. Ogni ricetta affonda le sue radici in una storia tramandata, ogni prodotto ha le sue caratteristiche perché arriva da una terra in particolare, ogni sapore ha dentro di sé una storia di passione.
Qualche sera fa mi sono imbattuto in un Cliente che non credeva esistesse un vino che potesse essere abbinato al cioccolato. In effetti, non è un abbinamento semplice ma in Italia esiste un vino che è stato prodotto per amore. Sapete qual è? Si chiama Ala Amarascato - Az. Duca di Salaparuta - un vino rosso dolce aromatizzato realizzato dal Duca Enrico, in omaggio alla moglie Sonia, come abbinamento al suo alimento preferito: il cioccolato.
È prodotto con una selezione di vini rossi siciliani invecchiati a lungo in botti di rovere e in seguito aromatizzato con un pregiato infuso di foglie marasca.
Dopo aver raccontato la storia di questo insolito abbinamento, il Cliente e sua moglie hanno voluto assaggiarlo. Risultato? Hanno tappato la bottiglia, ancora piena per metà, e se la sono portata a casa con l'intento di utilizzarla in altre occasioni!
"Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo" (H. Ford)
Insomma, la penso proprio come Henry Ford, esattamente quello che abbiamo detto fino a qui: delegare, formare un team, fidarsi dei professionisti di cui ci siamo circondati e lavorare con passione. Questo è il segreto del successo.
"Il lavoro di squadra è la capacità di lavorare insieme per una visione comune (vision). La capacità di dirigere il lavoro individuale verso gli obiettivi dell'intera organizzazione. E' il carburante che consente a persone comuni di ottenere risultati non comuni" (A. Carnegie)